Modal

La cadenza dominante tonica, motore del sistema tonale in musica, fu una conquista raggiunta in Occidente intorno al 1700, a cavallo dell’adozione del sistema temperato. In molte altre culture millenarie ciò non è avvenuto, quindi parallelamente al sistema tonale occidentale negli altri continenti si è maturata una talvolta molto complessa concezione modale della musica.
Nel 1959 viene pubblicato il disco Kind of Blue di Miles Davis. Suonano con lui Bill Evans,piano, John Coltrane, sax tenore, Cannonball Adderly, sax contralto, Paul Chambers, contrabbasso e Jimmy Cobb, batteria.
L’intero disco è percorso da un’atmosfera sospesa in cui la cadenza, motore primo del sistema tonale, viene disinnescata lasciando ampi spazi alla melodia, non più ancorata al ritmo armonico dei cambi di accordi e delle modulazioni.
Ne consegue una giustapposizione impressionista di colori, non più fondata su un giro di accordi che si muovono uno verso l’altro con cadenze del sistema tonale, ma fondata su una serie di armonie statiche caratterizzate dall’essere costruite su una serie di note a determinate distanze intervallari, distanze che determinano il colore del modo e le sue caratteristiche.
Da George Russell, autore di Lydyan Cromatic Concept of Tonal Organisation, fino allo stesso Miles Davis, John Coltrane, Bill Evans, Gil Evans, Hancock, Shorter e molti altri il jazz modale rappresenta una forte fascinazione per il jazz a seguire.

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